Categoria: BMB Challenge
Il tema dominante di questo quarto incontro è inevitabilmente la domanda che tutti gli addetti ai lavori si stanno ponendo: quando il BMB challenge proporrà un doppio vincitore? Al 7 laghi il record di 11 vincitori diversi in 11 gare rischia seriamente di crollare anche se la dea del carroccio Erika Lavazza non è parte della contesa ma abbiamo il portacolori della orobia, Alessandro Gnecchi, decisamente a suo agio sul tracciato pavese. Inoltre la classifica del trofeo propone altri due nomi: il capoclassifica Bernardi ed il terzo Guiotto mentre sono al massimo tre i possibili nuovi vincitori (Principalli, Mengozzi ed Ingiardi). E sono proprio i candidati al prolungamento del record che occupano le prime tre posizioni delle prove cronometrate: miglior tempo per Leo Principalli (BirelART-MG) in 48”599, secondo Mengozzi (Tonykart-MKS) a 20 millseimi e terzo Mattia Ingiardi (Tonykart-ACE) a 70 millseimi). Bernardi (Mach1-Krono), Guiotto (Tonykart-MKS) e Gnecchi (BirrelART-ACE) seguono il trio a 3 decimi, poi abbiamo Tassone (BirelART-Abruzzo), Ziccardi (BirelART-ACE) e Paolo “Sprutzen” Orsini (Tonykart-AW) a completare la top ten.
La heat richiede già freddezza e nervi saldi ed infatti allo start Ingiardi soprende la coppia in prima fila, Principalli e Mengozzi, presentandosi primo all’ingresso della omega con Bernardi e Guiotto a completare le prime cinque piazze. Ben presto, al quarto dei 15 giri, Bernardi forza il passo superando Guiotto al tornante sinistro e portandosi solo momentaneamente dietro a Principalli visto che grazie anche al GVG (48”895) sarà in grado di superarlo prima dell’arrivo. Purtoppo Leonardo si ritrova con il musetto in posizione non corretta e passa quindi quinto lasciando il quarto a Guiotto. Nel corso del giro numero 11 Gnecchi recupera la posizione che aveva in partenza (la sesta) per mantenersi davanti ad Orsini, un convinto e convincente Nicolò Decaro (BirelART-EmiliaK), Tassone e Jacopo Fossati (BirelART-MKS). Emanuele Cavazzi (Energy-MKS) si ferma a due giri dal termine imitato da Jacopo Carta (Ricciardo-ACE) che parcheggia il suo mezzo all’esterno del tornante destro; è andata sicuramente peggio ad Alessandro Calderari (Kosmik-Krono) che nell’urto laterale con Daniele Marinucci (BirelART) è decollato ricadendo così pesantemente a terra da richiedere l’intervento del servizio sanitario che ha voluto con opportuno zelo professionale accertare il buono stato di salute del ragazzo trevigiano presso una delle blasonate strutture sanitarie pavesi.
La griglia di partenza della finale ripropone gli stessi quattro piloti delle prime due file della heat con l’inversione tra Ingiardi e Principalli sulla linea interna; allo spegnimento delle luci rosse mancano già tre piloti: Daniel Giliberti (BirelART-TenJob) parcheggiato all’esterno della destra piena, Mattia Moretti (BirelART-TenJob) che si ferma nello spazio solitamente usato per i pit-stopben con Calderari assente per l’incidente del mattino. Non dura nemmeno un giro la gara di Leonardo Pagano (Tonykart-13M) mentre Ziccardi e Guiotto completeranno rispettivamente 3 e quattro giri. Tornando alle posizioni che contano Ingiardi prende ben il via ma deve cedere all’incalzare degli avversari che lo tallonano senza dargli tregua riuscendo a strappargli la leadership ma solo per poco: Ingiardi nel secondo passaggio affronta ben all’interno il tornante destro per andare ad involarsi verso il record della BMB con un vantaggio di 1”542 su Mengozzi che ha ottenuto grazie anche al GVG stabilito in 48”952. Anche Mengozzi riprende la cavalcata del vincitore mantenendosi secondo in gara ed anche in classifica grazie al ko di Guiotto ed al risultato di Principalli quinto all’arrivo ma decimo in classifica per via dei 5 secondi di penalità attribuitigli. L’elvetico è stato preso e superato da Bernardi e da Gnecchi soprattutto per un errore commesso al raccordo tra il lago ed il tornante destro che lo ha decisamente rallentato. Anche al bergamasco sono stati attribuiti 5 secondi di penalità che lo hanno però mantenuto in quarta piazza visto l’ampio vantaggio con cui ha distanziato gli avversari capitanati sotto la bandiera a scacchi da Tassone quinto, seguito da Andrea Procino (TonyKart-Mks) sesto, Fossati settimo e Riccardo Freddi (BirelART-ACE) ottavo. A dispetto del risultato finale, nono, è stata l giornata di gloria per Decaro che nei primi passaggi è riuscito a tenere il passo dei primi tanto è vero che Principalli lo ha dovuto superare di forza al tornante destro nel 14mo giro quando cercava di recuperare la scia di Gnecchi. Un altro pilota in ottimo stato di forma oggi è il vincitore 2018 delle Grand Final 125master Orsini in grado di essere terzo prima di subire un calo di motore che lo ha portato allo stop definitivo dopo 15 tornate. Una nota di merito va anche a Damiano Puccetti (Grand FInal Easy100 del 2018) con il BirelART della MLG e Fabio Riccadonna (BirelART-ACE) che sono rimasti in pista pur se staccati di un giro, con il toscano che ha tolto il suo kart dalla scomoda posizione in traiettoria all’uscita della omega ritornando così in gara. Curioso notare che le categorie con il più alto grado di incertezza sulla vittoria finale sono proprio la più piccola (60Easy) e la più prestazionale cioè il BMB challenge: Bernardi ha sì 44 punti di vantaggio su Mengozzi ma è sfavorito dagli scarti molto più alti rispetto al suo avversario e lo stesso discorso vale per Principalli che ha nove punti di ritardo sul pilota della Mks.