Categoria: 60cc Easykart
Prove di qualificazione che vedono scendere in pista divisi in due gruppi il lotto dei “piccoli” alla rincorsa della ribalta internazionale: sarà poi la classifica assoluta dei tempi ad essere splittata nei quattro gruppi che si sfideranno successivamente nelle sei gare di qualificazione. Il primo acuto arriva per forza di cose dal gruppo 1 nel quale svetta Lorenzo Patrese (MLGrt) in 56”070 davanti al “vincitore in carica” Adam Kowalski (CZ-EmiliaKart). Arriva però dal gruppo 2 colui che comanderà la colonna del gruppo A partendo sempre dalla fila interna delle heats: Jiri Skopalik (CZ-SpirtiRT) riesce infatti ad infrangere il muro dei 56 secondo stabilendo il miglior tempo in 55”981 battendo così Patrese. Fabiano Carrieri (CFracing) non riesce a precedere il padovano ma con il tempo di 56”107 è terzo assoluto davanti a Kowalski. Sesto tempo assoluto per Daniele D’urso (VRK) e addirittura 19mo quello dell’indiano Ruhaan Alva (MLGrt).
La prima heat vede subito contrapposti i gruppi “più veloci” A-B e infatti la lotta per la vittoria è subito ai massimi livelli agonistici: Skopalik va in testa ma si trova a fare i conti prima con Patrese, leader al terzo giro e poi con lo svizzero Simone Principalli (Mazzotti) in evidente stato di grazia che prende la testa per i successivi tre giri.
Al settimo però torna in cattedra Skopalik che vuole magari evitare il recupero di D’urso autore del giro in 56”390 proprio nello stesso passaggio e finirà così terzo dietro Principalli e davanti ad un guardingo Patrese; sfortunato invece il britannico Chris Lilley (RTR) fermo al quinto giro quando è costretto a parcheggiare il suo Easy all’esterno della pista.
La seconda heat al contrario si sviluppa secondo pronostico: Kowalski parte bene e se ne va direttamente verso la bandiera a scacchi precedendo Carrieri con Andrea Pirovano (FeroceMTS) che riesce ad avere la meglio su Francesco Astone (EmiliaKart). Quinto Alva davanti a Tomas Novak (CZ-HKC) sesto con unico ritirato Niccolò Manassero (QuirciRT) per un contatto con Karolina Vancikova (CZ-) che rimane in gara e precede addirittura Michael Del Piccolo (TMK) attardato per un suo errore.
La heat AC vede protagonista assoluto, nel bene e nel male, Ruhaan Alva: l’indiano in partenza occupa la casella numero 10 e dà inizio ad un recupero che lo porterà sino a prendere il comando della gara al quinto dei nove giri. Leadership che nel frattempo era già passata di mano al terzo giro quando Principalli ha superato Astone; a quel punto sembrava cosa fatta per lo straniero di casa MLG ma al settimo passaggio compie un errore che lo relegherà addirittura in nona piazza. Ad approfittarne è quindi Pirovano che nello stesso giro supera Skopalik andando a vincere sul cekio con Astone terzo davanti a Principalli. Positiva prestazione di Lilley che segna il giro veloce in 56”507 e finisce settimo alle spalle di Carrieri sesto e marcio Butti (DEM) quinto mentre l’elvetico Dylan Turri (QuirciRT) è costretto al ritiro.
Heat BD monopolizzata dal quartetto Patrese-Kowalski-D’urso-Novak nei primi tre passaggi cioè fino a quando il duo della cekia riesce ad ostacolarsi al rampino del lago nel corso del quarto giro. Risultato D’urso primo, Patrese come un falso scudiero sempre nella sua scia guadagnata con il giro veloce al quinto passaggio in 56”239, Kowalski 15mo e Novak 17mo. Del Piccolo terzo, Simone Bianco (VRK) quarto e Lily Djavanbakht (RTR) quinta sul traguardo ringraziano per la gradita sorpresa.
La heat AD è un vero e proprio derby in casa cekia già dallo schieramento di partenza: Skopalik contro Kowalski e Novak con l’unica variante rappresentata da Principalli. Va subito al comando Skopalik ma la festa dura solo tre giri perché poi puntualmente Principalli trova il varco giusto per issarsi in prima posizione. Nel frattempo anche Kowalski ha rotto gli indugi lasciando a schermagliare tra loro Skopalik e Novak che perdono l’attimo fuggente mentre Adam va in prima posizione al sesto giro. Principalli replica subito e si tiene alle spalle Kowalski che onestamente dà l’impressione di attendere l’ultimo giro per l’attacco finale e così infatti sarà vittoria compresa. Inutile il tentativo di ricongiungimento attuato da Skopalik al settimo giro stampa il giro veloce in 56”040. Migliore degli italiani all’arrivo è Tommaso Santini (Frasnellikart) quinto davanti a Del Piccolo, Bucci, Andrea Calabrese (AWracing) ed il russo Matvey Sonkin (HKC).
L’ultima delle heat B-C è chiaramente influenzata dalla valutazione delle penalità accumulate dal singolo sino a quel momento e che ogni squadra è attentissima a valutare preferendo magari correre sulla difensiva piuttosto che “sulle uova”
In altre parole il conta-giri è parente alla lontana di un cardiogramma piatto con D’urso, Patrese e Samuele Leopardi (MLG) che passano rispettivamente primo secondo e terzo per tutti i nove giri della heat. Un po’ di pathos lo introduce Carrieri che da quarto si ritrova cavallerescamente sesto sul traguardo dietro a Lily Djavanbakht, autrice anche del giro veloce in 56”344, e Bucci penalizzato di quei 3” che gli fanno scambiare posizione proprio con Carrieri. Prestazioni senza note di riguardo sia per Pirovano che per Alva rispettivamente settimo e ottavo dietro a Bucci (in classifica).
Finale B per otto pochi intimi addirittura con la possibilità per la metà di essi (cinque) di qualificarsi per la finale A nelle ultime cinque posizioni. Da quello che si è visto nell’arco del week-end ci sarà una certa differenza tra coloro che cercheranno le prime quattro posizioni e quelli invece che magari sono ancora in una fase di netto apprendistato. Infatti sono Gherardo Gamberini (TenJob) e Dylan Turri (QuirciRT) che fanno il vuoto alle loro spalle con Petr Kacirek (SK-Duckracing) terzo nelle prime fasi di gara grazie ad una buona partenza che lo tiene davanti a Matteo Puppo (VRK) sino al terzo giro. Si ferma Manassero proprio nello stesso giro mentre la lotta per l’accesso alla finale cioè le prime cinque posizioni viene saturata dal soprasso di Tim Ziegler (CH-RTR) su Robert Visconti (Climacool) che avviene giusto a metà gara (sesto giro). L’unico acuto arriva da parte di Puppo che a due giri dalla fine segna il giro veloce in 56”638 e poi la doccia gelata per Dylan Turri in sede di verifica dove viene escluso perdendo così la possibilità di gareggiare nella finale A del pomeriggio.
Sorprende in parte la griglia di partenza visto che in pole troviamo un tonico Jiri Skopalik con D’urso al suo fianco davanti a Patrese ed un altro benvenuto nei quartieri alti di classifica vale a dire Simone Principalli. Kowalski è in terza fila con Pirovano mentre Alva è solo decimo in quinta fila. Lo scatto allo spegnimento del semaforo è correttamente regolare con Skopalik che si fa sorprendere però da D’urso che cerca subito di evitare il corpo a corpo con gli ostici Skopalik, Patrese, Kowalski, Pirovano Alva e tutti coloro che si sono messi in evidenza in questo week-end. E il primo colpo di scena si presenta già al rampino del lago quando Simone Princiaplli perde il controllo del suo sessantino e va in testa-coda seminando lo scompiglio nella seconda parte del gruppo. Lo svizzero della Mazzotti corse riparte in ventiduesima posizione ma restano fuori gara Carrieri, Del Piccolo, Filippo Massa (AWracing), Bianco, Calabrese, Visconti e Vaclav Chovanec (CZ-Spirit).
Patrese regge per due tornate il passo di D’urso cioè fino a quando è raggiunto e superato da Skopalik e Kowalski ed è da questo momento che inizia la fuga “a vista” di D’urso che non se ne va perentoriamente ma forma un cuscinetto di sicurezza verso i suoi tre diretti avversari che non saranno più in grado di minacciarlo seriamente. Se ne rende conto forse Patrese che allora forza il passo su Skopalik superandolo nel settimo giro e passando poi Kowalski in quello successivo. Ed è qui che il tentativo di reazione tradisce Adam che al nono giro sbaglia traiettoria al tornante sinistro e vien sfilato da Skopalik che trova la forza di segnare il giro veloce della finale in 56”064 al decimo giro e di superare Patrese in quello seguente. Dietro di loro recupera molto bene Alva che finisce quinto davanti a Leopardi e Santini con Sontkin ottavo ed il tedesco Cedric Malk (SKM) nono davanti a Bucci ed al rimontante Principalli (11mo). A proposito di rimonte da notare quella del vincitore della finale B, Gamberini che conclude in 15ma posizione dalla trentesima di partenza. Oltre a l gruppo del primo giro si sono ritirati Marco Butti (DEM), Paul Riederer (AUT-Frasnellikart) e Pirovano all’ultimo giro comunque relegato nelle retrovie.