Categoria: BMB Challenge
La Grand Final 2020 mostra in tutto il suo nuovo splendore, determinato anche dal numero di partecipanti, che questa è la gara che vale da sola un’intera stagione; la determinazione della maggioranza dei 29 protagonisti e soprattutto quella dell’elvetico Leonardo Principalli (BirelART-MLG) che fa capire già dalla sessione di prove cronometrate quali siano le sue intenzioni dopo la mezza delusione di due settimane fa in Franciacorta. Suo infatti è il miglior tempo in 48”064 che gli fa precedere di 255 millesimi Paolo Orsini (TonyKart-AW), di 326 Alessandro Gnecchi (BirelART-ACE), quarto è Marco Bernardi (Mach1-Krono), quinto Riccardo Pollastri (BirelART-EmiliaK), sesto Alessandro Salvarani (Kosmic-DelBaffo) davanti a Erika Lavazza (Kosmic-PKT), Filippo Ziccardi (BirelART-ACE), Samuele Mengozzi (TonyKart-MKS) e Jacopo Fossati (BirelART-MKS).
Nella prima manche Principalli tradisce forse la tensione e cede il passo a Orsini ma solo nei primi due passaggi visto che poi al terzo giro lo passa alla omega lasciandolo alle prese con Bernardi prima (quarto giro) e Gnecchi poi con il bergamasco molto in palla tanto da uscire secondo dalla omega nel primo giro dopo il via e concludere secondo dietro a Principalli che segna pure il GV in 48”531 Orsini è quindi terzo davanti a Samuele Mengozzi che dopo aver conquistato la posizione nel settimo giro con un bel sorpasso al rampino del lago si ritrova 11mo per effetto dei 5” di penalità. E’ Salvarani che lo segue dopo essere salito in quinta posizione già nel quarto giro al rampino del lago, aver perso due posizioni nei tornanti della spira al giro successivo ed aver duellato con Bernardi tenendoselo alle spalle negli ultimi due giri. Sesta Erika Lavazza che sul traguardo vince lo sprint con Mattia Ingiardi (TonyKart-ACE). Sfortunati Gianluca Guiotto (TonyKart-DEM) fuori al terzo giro, Niccolò Decaro (BirelART-Emilia) al nono e Marco Massironi (BiralART-13M) che nella omega viene a contatto con Leonardo Pagano (TonyKart-13M) nel corso del decimo giro.
Nel pomeriggio con la seconda manche si assiste ad una vera e propria prova di forza da parte del rosso crociato Leonardo Principalli che non vuole lasciare nulla al caso e raggiunge lo “zero assoluto” in termini di punti penalità al termine della giornata. La sua cavalcata vincente dura per tutta la distanza degli 11 giri nuovamente corredata con il giro veloce in 48”807. Dietro di lui si fa luce Bernardi che passa Orsini al tornante destro e mantenendo la seconda posizione sino alla fine. Orsini invece al rampino viene superato da Lavazza al quarto giro ed i due finiranno nell’ordine mentre Salvarani subisce il recupero di Gnecchi che è quinto al rampino nel sesto giro ma Salvarani dovrà cedere anche la sesta piazza al rimontante Mengozzzi che lo supera al tornante destro. Unico ritirato Pagano che si ferma ad inizio gara nel corso della terza tornata.
La pre-finale di domenica mattina ha il ruolo di drenare definitivamente le ultime consistenti tracce di umidità rimaste dopo la pioggia notturna: sarà stata forse questa condizione di incertezza a rendere prudente Principalli ed arditamente audace Orsini. Fatto sta che l’italo-tedesco è autore di una partenza impeccabile dalla fila esterna prendendo subito il comando della gara che lascerà solo dopo aver preso la bandiera a scacchi con un vantaggio di 1”258 su di un mai domo Principalli che, dal canto suo, ha faticato per tirarsi fuori dal gruppo degli inseguitori grazie al GV in 48”607 ed a due sorpassi tosti al tornante destro uno all’ottave ed uno all’11mo giro. Leonardo infatti al terzo giro aveva ceduto la piazza d’onore a Lavazza, che lo aveva già superato al rampino nel giro precedente, e la terza posizione a Bernardi nonostante lo svizzero precedesse i due avversari in uscita dalla omega dopo che i tre si erano presentati affiancati all’ingresso della omega stessa.
Anche Ingiardi ha dovuto faticare per conquistare la quarta posizione grazie ad un sorpasso nella doppia destra all’inizio del settimo giro ed all’opportunismo che gli ha fatto sfruttare la situazione di impasse nella quale si sono trovati Gnecchi e Bernanrdi al tornante sinistro nel corso del 18mo ed ultimo giro. L’ordine di arrivo è quindi Orsini, Principalli, Lavazza, Ingiardi, Salvarani, Gnecchi, Bernardi, Tassone, Pollastri e Mengozzi. Unico ritirato Daniele Marinucci (BirelART-TenJob) fermo al 12mo giro mentre entrambi i Mattia, Moretti (BirelART-TenJob) e Berto (TonyKart-TenJob) non sono nemmeno riusciti a raggiungere il semaforo rosso alla partenza.
La finale della categoria regina è sicuramente una delle più attese non solo perché è la gara conclusiva delle International Grand Final 2020 e la contesa amplifica il carattere agonistico ai massimi livelli rischiando spesso di oltrepassare il limite della correttezza. Ma andiamo con ordine: schieramento in pista con qualche magone per via dell’avviatore che deve intervenire anche nelle prime posizioni e la direzione gara che si trova costrtta a far effettuare un giro di ricognizione aggiuntivo. Allo spegnimento delle luci rosse Orsini non si fa sorprendere da Principalli che tenta di incunearsi tra lui e Lavazza prima della omega ed infatti l’elvetico è secondo e va a tallonare il Tony bianco-nero-oro in prima posizione. Il favorito alla vittoria finale segue come un ombra Orsini per circa un giro dato che al rampino del lago nel secondo passaggio sorprende in uscita Orsini e si invola indisturbato verso la vittoria avvantaggiato da quello che succederà alle sue spalle poco dopo. Anche Ingiardi inizia a tirarsi fuori dal gruppo ed al tornante sinistro guadagna la quarta posizione cercando di non perdere contatto dai più immediati inseguitori del leader. Il primo episodio che va ad incidere sulla classifica avviene al quarto giro quando Lavazza affianca Orsini in uscita dal rampino solo un metro più in avanti di quanto fatto da Principalli due giri prima ed in uscita si trova affiancata al pilota della AW che allarga in uscita e costringe l’amazzone del carroccio sull’erba così da perdere istantaneamente aderenza e soprattutto un paio di posizioni mentre Orsini è sfilato solo da Ingiardi. Il Kosmic della PKT forse per le gomme sporche ha difficoltà di inserimento anche nella esse finale con Daniele Tassone (BirelART-Abruzzo) e Bernardi che ne approfittano per sfilare all’interno. Al giro successivo Erika è già però in grado di riprendersi la sesta posizione superando Bernardi alla omega, ed è proprio qui che si verifica il secondo episodio della gara: Salvarani si presenta all’interno sul fianco destro di Orsini che cerca di sfruttare il diritto di traiettoria ma finisce per chiudere il reggiano con il suo Tony che si solleva sul lato destro mentre il Kosmic di Salvarani parte in testa-coda. Orsini resta terzo mentre il reggiano tenta di riprendere la gara con il braccio destro dolorante e quindi procede lentamente nella omega inducendo in confusione Moretti che va in testacoda e per evitarlo Nicolò Decaro (BirelART-Emilia) va fuori pista all’esterno coinvolto anche il sanmarinese Alessandro Pedini Amati (Leclerc-TItaRep) alla sua prima in BMB che va in testa-coda a sua volta. Per Moretti gara finita così come per Salvarani che riesce solo a guadagnare la via del parco chiuso; poco più tardi, nono giro, al tornante destro Pollastri esegue uno dei sorpassi che segna la sua risalita in classifica. Sul finale (14mo giro)terzo episodio che avviene nuovamente al rampino dove Orsini e Mengozzi si affiancano duramente e stavolta è il pilota AW a dover parcheggiare il suo Tony nella porzione di prato racchiusa da quel settore di manto asfaltato con la ruota anteriore sinistra malconcia. Per Mengozzi ci sono quattro giri di lotta dura senza paura nel gruppo di Gnecchi, Bernardi anche lui inversione saracinesca chiusa, Pollastri, Lavazza, Livraghi, Fossati e Puccetti. Tra loro saranno penalizzati di 5” per la posizione non corretta della carenatura anteriore Lavazza, Bernardi e Gnecchi mentre Guiotto e Berto allungano la lista dei ritiri fermandosi rispettivamente al 17mo ed 15mo giro. Principalli conclude vincitore con 7”855 davanti ad Ingiardi ed il giro veloce in 48”564, terzo Tassone davanti a Pollastri, Mengozzi, Livraghi, Fossati, Puccetti, Bernardi e Gnecchi.