Categoria: 100cc Easykart
Anche a Lonato regna il grande equilibrio prestazionale in qualifica con i primi 12 racchiusi in meno di mezzo secondo. La compagine della repubblica ceca, quasi tutta in arrivo dalla 60, si presenta particolarmente efficace infatti è Josef Knopp (Spirit) a staccare il miglior tempo in 50”758 (oltre 77 km/h di media) precedendo di soli 6 millesimi il capoclassifica Alessandro Balzarotti (Noviello Engine) e di 14 Mattia Berto (KronoRT), quarto Marco Gugole (DEM competition) e quinto Michal Prazak (Spirit-CZ).
La manche ristabilisce presto l’ordine delle cose dato che Balzarotti passa primo subito alla prima tornata senza rischiare di concedere troppo spazio a Knopp ed agli altri avversari. Lunga la lista di ritiri in questa manche. Pilotto (KronoRT) fermo nel giro di ricognizione, Tamburini (MLG), Cristoni (MLG), Antos (Spirit-CZ) sono out al secondo passaggio mentre Gnecchi (MLG) e lo svizzero Paeper (DEM competition) si fermano al terzo giro. Compromette la sua bella posizione in partenza Berto che sfila 14mo al secondo giro e riuscirà a finire solo ottavo. Alle spalle di Balzarotti e Knopp troviamo così nell’ordine Gugole, Martin Odin (MLG), Puccetti (Mazzotti-Corse) ed un ottimo Riccardo Gregori (MLG). Il giro veloce è di Balzarotti in 51”072 segnato al quinto passaggio.
Inizia in modo rocambolesco e sorprendente la finale: Knopp che parte dalla pole ed è quindi l’orologio regolatore della partenza rimane attardato con il motore che non ne vuole sapere di girare a dovere. La direzione gara dopo un paio di passaggi senza spegnimento del semaforo procede a dare il via senza il veloce ceco costretto addirittura a rientrare in parco chiuso sicuramente troppo presto. Balzarotti prende così il comando della gara senza essere direttamente minacciato da nessuno dei suoi avversari disincentivati anche dalla sequenza di segnalazioni esposte. Fatto sta che a dare spettacolo ci sono Gnecchi e Filippo Monti (TenJob) mossi dalle slot 13 e 15 che entrano di prepotenza nella top ten già al quinto passaggio per finire poi rispettivamente sesto e settimo. La categoria femminile è ben rappresentata solo dalla deb, almeno in Italia, Michelle Jandova (CZ-Spirit) parcheggiata all’esterno della seconda del pettine al secondo giro con tanto di volo sulle quattro ruote ed assale spezzato. Finisce presto anche la gara promettente di Gregori (MLG) uscito di pista in una delle tante fasi di concitata bagarre al quarto giro. Per tornare alle posizioni di vertice Berto prova a far ricorso a tutte le sue risorse allo scopo di raggiungere Gugole ma senza risultato: alla fine anzi arriva la doccia fredda della esclusione dalla classifica per sottopeso. Diventa così terzo Prazak davanti a Ivan Gaudieri (Ten Job) e Victor Martin Odin con Balzarotti ancora il più veloce con il tempo di 51”286 raggiunto al 19mo e penultimo giro di gara.